Rosarium

Rosarium è il punto d’arrivo
di un percorso umano e culturale.

La bottega di un orefice al servizio di Maria

Non abbiamo mai pensato Rosarium come una azienda, né tanto meno un progetto professionale.
Tutto ha avuto inizio nella bottega di famiglia, dove dare un vestito, una forma, un corpo alle emozioni faceva parte del nostro quotidiano. Con mio fratello abbiamo cominciato negli anni 80, entrambi diplomati all’istituto d’arte come orafi e designer d’interni, siamo partiti proponendo la nostra linea di gioielleria che ancora oggi rimane la colonna portante della nostra bottega.

Orafi e artigiani per scelta ma forse ancora di più per vocazione.

Vocati, cioè inclini alla ricerca e a raccontare le emozioni, le proprie e quelle degli altri, con la possibilità e anche il privilegio di condividere i momenti forti nelle storie delle persone.

L’amore per i propri cari, l’amicizia, la riconoscenza, la vanità… negli anni a tutto questo abbiamo cercato di dare un vestito sempre nuovo, sempre speciale, sempre unico.

Con questa ottica siamo cresciuti e ci siamo arricchiti di bella umanità che ci ha stimolato a scavare sempre più dentro noi stessi dove qualcosa ci attirava verso un sublime che avvertivamo vicino, ma non del tutto comprensibile.

Ad attirarci pensavamo fosse la bellezza, ma la bellezza era espressione e non essenza, e così il mestiere, la fama, il successo, tutto era parte di qualcosa, ma noi volevamo conoscere la radice del nostro fare, della nostra ricerca, del nostro essere.

Come a tanti è successo, sapevamo che c’era un sublime, un tutto, una pienezza che sentivamo vicino ma non del tutto presente, di cui avevamo assaporato una proiezione ma ancora mancava l’originale.

Come in ogni viaggio prima o poi si arriva ad una meta, è successo anche a noi e nella nostra ricerca il sublime è diventato storia, esperienza, incontro.

Come raccontare questa emozione nostra, ma anche di tanti anzi di tantissimi?
Con un anello che voleva esprimere la forza, la bellezza, la fierezza di appartenere ad una storia antica ma sempre nuova e soprattutto ancora viva e presente.

L’anello Rosarium è nato quasi casualmente un pomeriggio di marzo di 13 anni fa, frutto di uno slancio, di una scintilla scoccata nell’intimo e che ben presto è diventata un fuoco. Non è stato programmato, ma, come detto, uno slancio interiore improvviso dove dal bozzetto al pezzo finito il passaggio è stato immediato.

Con la sua fisicità era bello, comunicativo, utile,  ma ancora mancava qualcosa.
Il colore ha chiuso il cerchio della ricerca, diventando l’anima di questo gioiello, la parte intima, quella personale, spirituale.
Il colore rendeva viva e visibile una esperienza generalmente coperta e nascosta: la struttura di metallo dava corpo alla forza e nobiltà alla tradizione, il colore dava l’anima e rendeva l’anello vivo.

Col passare degli anni la scintilla è divenuta fuoco, fuoco condiviso, e in tanti hanno ritrovato nel Rosarium la, forza, la bellezza, l’utilità.

Ma più ancora che dare corpo e visibilità a ciò che si è, a ciò in cui si crede, qualcuno ci disse un giorno che per lui il Rosarium era il simbolo di una fiera appartenenza.

Abbiamo sentito questa frase particolarmente nostra facendola diventare il nostro motto.

Continuiamo quindi nella nostra vocazione di creare e raccontare emozioni prima ancora di fare gioielli, lo facciamo da sempre nei nostri meeting dove incontriamo persone prima ancora di trovare clienti.
Continuiamo quest’opera nel nostro show room di Perugia e nel nostro sito rinnovato, e per l’occasione abbiamo migliorato, per quanto possibile, anche l’anello. Sempre lo stesso ma calibrato in ogni suo particolare, completamente prodotto nella nostra bottega dove la cura per il particolare, l’artigianalità e l’attenzione al cliente ci impongono degli standard qualitativi tali da limitare le quantità proprio per rispettare i criteri del prodotto.

Qualità, ricerca, artigianalità: questo è quanto abbiamo scelto di essere e quello a cui tendiamo nella nostra bottega ogni giorno.

Maurizio Tini